Torggler e il Coronavirus

6 Aprile 2020

INSIEME, PER AFFRONTARE LA CRISI COVID-19

La solidarietà è un valore forte, diventato una priorità in questo tempo di crisi, anche per il Gruppo Torggler. L’azienda altoatesina, suddivisa in due realità, come produttrice di materiali tecnici per l’edilizia e come rivenditrice di materiali per il settore idrotermosanitario, vuole sostenere i propri dipendenti nell’attuale momento di incertezza e difficoltà globale. Un momento difficile per tutti.

“Sono convinto che attuando questo provvedimento Torggler supererà la crisi innescata dal Covid-19”, così afferma Tobias Johannes (Torggler Board Member & Chief Strategist).

L’urgenza dettata dalla situazione attuale ha costretto l’azienda, fondata a Merano nel 1865 come piccola realtà a conduzione familiare, ad affrettare le fasi di modernizzazione e di riprogrammazione dei processi aziendali. È stato deciso, infatti di utilizzare il fondo di compensazione salariale per tutte e tre le società del gruppo, in modo da ottimizzare le perdite dovute allo stop imposto dalla situazione sanitaria.

Sarà introdotta ed utilizzata una formula mista, nella quale i dipendenti potranno continuare una parte del loro lavoro, al fine di ridurre al minimo le conseguenti restrizioni finanziare.
Inoltre, l’intero management ha accettato di rinunciare volontariamente ad una parte equivalente della loro retribuzione, al fine di offrire un contributo solidale al mantenimento dell’azienda, per tutto il periodo di misure contenitive. Un gesto importante, al quale partecipa anche l’interno Consiglio di Amministrazione del gruppo.

Torggler si vuole trovare nella migliore posizione possibile per il periodo successivo alla pandemia per continuare con successo e con un team motivato, il suo percorso di rinnovamento, iniziato prima di questa crisi.

Articolo intero su SWZ

Intervista a Tobias Johannes (Torggler Board Member & Chief Strategist) e Benno Pamer (Ceo Torrlger Chimica)

Intervista di Beatrix Unterhofer

Cosa succede all’interno della Torggler al momento e che previsioni ci sono per il futuro?

Secondo le regole vigenti, le nostre due società sono attive in settori che possono continuare a lavorare. Tuttavia, a causa della chiusura dei cantieri edili in Italia, l’esercizio della nostra attività si è notevolmente ridotto. Nonostante questa situazione difficile, stiamo cercando di essere presenti il più possibile, per soddisfare le esigenze dei nostri clienti. Potremo fare delle previsioni concrete solamente dopo l’annuncio della fine di queste severe misure di chiusura.

 

Cosa state facendo per vivere all’interno dell’azienda la “quotidianità Covid-19-Torggler”?

Grazie al nostro processo interno di digitalizzazione, eravamo già ben preparati per lo smart-work con gran parte della nostra forza lavoro.

Infatti già da due settimane (undicesima settimana) la maggior parte delle attività sono state svolte da casa. Per il lavoro che può essere svolto solo in loco (produzione, logistica), abbiamo cercato di mantenere i più elevati standard di sicurezza, suddividendo i team in diversi turni per ridurre al minimo il contatto diretto tra i dipendenti.

Per noi è fondamentale non utilizzare tutte le nove settimane di lavoro a orario ridotto in una sola volta, ma piuttosto vogliamo continuare ad operare con l’intera squadra in una certa misura (40-60%).

Questo per ridurre l’onere finanziario mensile per i dipendenti e consentire lo sviluppo attivo dell’azienda attraverso misure di formazione, il proseguimento dei progetti e l’ottimizzazione dei processi. Per essere il più possibile preparati alla ripresa.

 

Cosa c’è di speciale nel modello con cui Torggler vuole superare con successo la crisi Covid-19?

Possiamo superare questa crisi solo se tutti collaborano. Quando è stato chiaro che avremmo utilizzato la cassa integrazione, l’intero management ha rinunciato immediatamente e volontariamente a una parte equivalente dello stipendio come gesto di solidarietà verso i dipendenti e l’azienda, sebbene questo non sia previsto dalla legge. Una decisione che riflette in particolare l’identificazione con i nostri valori aziendali e mostra sensibilità verso le preoccupazioni che stanno affrontando i nostri dipendenti.

 

La crisi diventa un’opportunità?

Se si sopravvive a una crisi come squadra e in modo equo, si uscirà anche rafforzati come azienda. Anche se questo è già stato pianificato e parzialmente implementato, in futuro continueremo a sfruttare ancora di più le competenze acquisite in materia di digitalizzazione: un lavoro in favore delle esigenze della famiglia, ad esempio evitando i viaggi di lavoro per le riunioni, che porta benefici economici ed ecologici, e migliora anche l’equilibrio tra lavoro e vita privata dei dipendenti, riducendo il numero del personale sul campo. Sarà positivo apprezzare il valore di un posto di lavoro sicuro, che da tempo diamo per scontato.

 

C’è una visione Torggler per il “dopo”?

Già prima di questa crisi stavamo lavorando attivamente alla costruzione del nostro nuovo centro tecnologico in Alto Adige. L’impegno per la nuova location e per un’occupazione altamente qualificata sarà ancora più prezioso in uno scenario lavorativo che sarà inevitabilmente cambiato dalla crisi.

Saremo un’azienda innovativa, digitale e a misura dei dipendenti, in grado di affrontare le sfide del mercato “post-crisi”. Con questo sistema, vogliamo aumentare la nostra efficienza anche dopo la pandemia, perché ci troveremo a vivere un mercato con una più ampia flessibilità mentale. Un vantaggio anche per i tempi “normali”.